domenica 14 giugno 2009

Due cose verdi: Yo-yo afgano e la "CONCIA"

Girovagando sul web ho trovato questo sito dove c'è il tutorial per realizzare dei lavori a uncinetto con la tecnica dello yo-yo afgano.
Si ottengono dei centri quadrati composti da varie strisce, anche di colore diverso, che vengono unite tra loro direttamente in fase di esecuzione senza doverle cucire in successivamente. Geniale!









Oggi avevo in frigo parecchie zucchine un po' grandicelle e quindi ho preferito preparare la "Concia" come si usava fare anni fa al ghetto di Roma.

Per prima cosa occorre affettare le zucchine formando tanti dischetti di 3 -4 mm. che, messi in un largo recipiente, devono poi essere esposti al sole per almeno 30' in modo che si asciughi la loro acqua di vegetazione.
Poi si friggono, poche per volta, in una larga padella con olio extravergine d'oliva ( in alternativa usare olio di semi di arachide) senza farle dorare troppo.
Asciugare l'eccesso di olio e condirle con aglio a fettine, sale, aceto di vino e abbondante prezzemolo e basilico tritati.
Queste zucchine vanno preparate con un po' di anticipo.

A questo punto forse starete chiedendovi cosa c'è di particolare in questo piatto.

Lo so è semplicissimo ma per me ha il sapore della gioventù perchè, quando avevo 18 anni, i panini con la concia li preparava un amico del ghetto che era proprietario di una barca a vela e io e lui, tra una virata e l'altra, circondati dal mare e nel silenzio interrotto solo dal rumore dello sciabordio delle onde, ce li mangiavamo in allegria. Vi assicuro, che non c'era cibo più buono di quello.

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