martedì 22 novembre 2011

POESIA DEL PETTIROSSO



Il cavolo che mi guarda e sorride

perché anche se piccino vuol essere raccolto.

I tre porri crescono, ma per il resto l’orto è vuoto.

Solo le aromatiche fanno ancora festa,

aspettando giorni più freddi e mattini gelati.

Ancora la lavanda fa sbocciare fiori azzurri,

dal profumo irresistibile nell’aria pungente di novembre.

Ne avevo potato le cime,

ma sono ricresciute,

e svettano impavide e orgogliose.


Terra incolta, del pettirosso meta e speranza

di improbabili libagioni. Sola certezza di briciole di sopravvivenza.

Nel suo volo veloce e prudente

le mie parole cercano briciole di poesia.

Non trovo rime, né facili metafore,

ma solo il volo del pettirosso,

unica poesia che mi è possibile raccontare

in una mattina d’autunno.


1 commento:

davide ha detto...

Grazie Silvana per l'illustrazione. Mi sembra di tornare bambino! E mi vedo anch'io ad ascoltare le storie che mi raccontavano i nonni.
Grazie ancora,
Davide